martedì 20 maggio 2014

ELEZIONI EUROPEE 25 MAGGIO 2014: NOI SIAMO CON L'ALTRA EUROPA

Il 25 maggio 2014 sarà una data fondamentale per il futuro dell'Europa.

I 500 milioni di cittadini europei saranno chiamati a rinnovare il Parlamento Europeo e a indicare il prossimo Presidente della Commissione Europea.

Si trattaerà di scegliere se continuare con le politiche di austerità volute dalle banche e dai poteri finanziari che stanno mettendo in ginocchio milioni di cittadini, se cedere alla rabbiosità demagogica di chi vorrebbe cancellare l'Unione Europea e relegare i Paesi del continente ad un ruolo subalterno di fronte al resto del mondo, oppure se imboccare una strada diversa, che riporti le esigenze delle persone al centro dell'azione politica.

Da una parte ci sono il Partito Socialista Europeo di Schulz (appoggiato in Italia dal PD) ed il Partito Popolare Europeo di Juncker (appoggiato in Italia da Forza Italia, Nuovo Centro Destra etc.) e le larghe intese che riproporranno in Europa; dall'altra ci sono gli euroscettici come la Lega Nord ed il Movimento 5 Stelle, che non hanno reali proposte, ma solo grossolane critiche nei confronti dell'Euro e dell'Unione.

E poi c'è la vera ed unica novità, l'unica forza politica che abbia un reale programma per l'Europa e che si batta per costruire l'Europa dei Popoli anziché l'Europa delle banche: è la Sinistra Europea, che candida alla presidenza il leader greco di Syriza, Alexis Tsipras, ed in Italia è appoggiata dalla Lista L'Altra Europa con Tsipras, promossa da movimenti e personalità della società civile, autonoma dagli apparati partitici, che candida persone, anche con appartenenze partitiche, che non hanno avuto incarichi elettivi e responsabilità di rilievo nell’ultimo decennio.

Secondo i sondaggi e gli analisti, la Sinistra Europea si avvia a diventare la terza forza dopo socialisti e popolari (con circa 54 seggi) con reali possibilità di influire positivamente nella politica continentale dei prossimi anni. L'Altra Europa può fornire un importante contributo a questo risultato.



Alba Martesana condivide le proposte de L'Altra Europa con Tsipras che, comprendono, tra le altre cose:
  • una immediata fine dell’austerità e una conferenza del debito europeo per ristrutturarlo e riplasmare il residuo nel tempo;
  • l’espansione dei prestiti alla piccola e media impresa;
  • la sospensione del nuovo sistema fiscale europeo (il fiscal compact e derivati);
  • la riforma delle politiche dell’immigrazione;
  • una vera e propria banca europea che possa stampare moneta da prestare agli stati, invece che ai soggetti privati come succede ora, al fine di favorire gli investimenti come fa la Federal Reserve negli Stati Uniti;
  • la riconversione ecologica del modello produttivo e la lotta alla disoccupazione;
  • una legislazione Europea che renda possibile tassazione delle attività finanziarie e imprenditoriali offshore.

    Anche noi vogliamo un Europa dei Popoli, dell'ambiente, della cultura, dell''uguaglianza, dell'integrazione, dei diritti, del lavoro. Vogliamo un'Europa che metta #primalepersone.

    Per questo, il prossimo 25 maggio vi chiediamo di dare fiducia ad Alexis Tsipras come candidato alla Presidenza della Commissione Europea, e di votare per L'Altra Europa con Tsipras.

    Per informazioni: www.listatsipras.eu/
    Per le domande più frequenti: TsipFAQ


giovedì 27 febbraio 2014

A CASSANO D'ADDA SI PARLA DI LAVORO

Vi segnaliamo un'importante ed interessante iniziativa sul tema del lavoro, organizzata dal COMITATO COSTITUZIONE LAVORO BENI COMUNI DELLA MARTESANA con il patrocinio del Comune di Cassano d'Adda 

e-mail: lavoromartesana@gmail.com

Questa sera, Giovedì 27 febbraio 2014, alle ore 21, presso la Biblioteca in Via Dante, 4 a Cassano d'Adda si svolgerà l'incontro pubblico dal titolo:

L'ITALIA, L'EUROPA QUALI POLITICHE PER IL LAVORO?

Il ruolo pubblico dentro una crisi in cui le dinamiche del mercato distruggono importanti realtà produttive e producono disoccupazione e precarietà.

Intervengono
NICOLA NICOLOSI Segreteria nazionale CGIL
ROBERTA FANTOZZI Segreteria nazionale PRC
CINZIA FONTANA Commissione Lavoro Camera dei Deputati – PD
ROBERTO MALANCA RSU Jabil

Interverranno i rappresentanti RSU della zone e le forze politiche e sociali del territorio.

 

TUTTI I CITTADINI SONO INVITATI.

 

martedì 11 febbraio 2014

ELEZIONI EUROPEE: ALBA SOSTIENE LA LISTA DI CITTADINANZA PER TSIPRAS PRESIDENTE

Nel corso del prossimo mese di maggio (il periodo è dal 22 al 25 del suddetto mese) si svolgeranno le Elezioni il nuovo Parlamento ed il nuovo Esecutivo dell'Unione Europea.

Si tratta di un appuntamento di fondamentale importanza, che determinerà l'assetto dell'Unione nei prossimi anni.

Saremo tutti chiamati a scegliere fra due alternative: da una parte l'Europa delle banche e delle larghe intese centrodestra-centrosinistra, che voglio continuare ad imporre l'austerità ai cittadini e ad impoverirli sempre di più a beneficio di un'oligarchia di ricchi che controlla il mondo finanziario, dall'altra l'Europa dei popoli, che vuole uscire dalla crisi salvaguardadndo democrazia, diritti, ambiente, salute e lavoro.

Alexis Tsipras
Noi siamo per questa seconda Europa, rappresentata dalla candidatura di Alexis Tsipras a Presidente della Commissione Europea.

Per questo motivo "ALBA sostiene la formazione della Lista autonoma di Cittadinanza Europea per Tsipras, proposta dall’appello ‘Europa al bivio’ aventi come promotori e garanti Barbara Spinelli, Andrea Camilleri, Paolo Flores d’Arcais, Luciano Gallino, Marco Revelli e Guido Viale – ai quali si è aggiunto lo stesso Alexis Tsipras." (dal sito internet di Alba Nazionale).

Invitiamo tutti i cittadini a partecipare a questo progetto, per cambiare insieme l'Europa.



ALBA sostiene la formazione della Lista autonoma di Cittadinanza Europea per Tsipras, proposta dall’appello ‘Europa al bivio’ aventi come promotori e garanti Barbara Spinelli, Andrea Camilleri, Paolo Flore d’Arcais, Luciano Gallino, Marco Revelli e Guido Viale – ai quali si è aggiunto lo stesso Alexis Tsipras.
ALBA si impegnerà con tutte le sue forze a tutte le attività di costruzione del percorso che verranno avviate nei prossimi giorni.
- See more at: http://www.albasoggettopoliticonuovo.it/2014/02/alba-sostiene-lista-autonoma-di-cittadinanza-europea-per-tsipras/#sthash.OLBEe2j5.dpuf
ALBA sostiene la formazione della Lista autonoma di Cittadinanza Europea per Tsipras, proposta dall’appello ‘Europa al bivio’ aventi come promotori e garanti Barbara Spinelli, Andrea Camilleri, Paolo Flore d’Arcais, Luciano Gallino, Marco Revelli e Guido Viale – ai quali si è aggiunto lo stesso Alexis Tsipras.
ALBA si impegnerà con tutte le sue forze a tutte le attività di costruzione del percorso che verranno avviate nei prossimi giorni.
- See more at: http://www.albasoggettopoliticonuovo.it/2014/02/alba-sostiene-lista-autonoma-di-cittadinanza-europea-per-tsipras/#sthash.OLBEe2j5.dpuf
ALBA sostiene la formazione della Lista autonoma di Cittadinanza Europea per Tsipras, proposta dall’appello ‘Europa al bivio’ aventi come promotori e garanti Barbara Spinelli, Andrea Camilleri, Paolo Flore d’Arcais, Luciano Gallino, Marco Revelli e Guido Viale – ai quali si è aggiunto lo stesso Alexis Tsipras.
ALBA si impegnerà con tutte le sue forze a tutte le attività di costruzione del percorso che verranno avviate nei prossimi giorni.
- See more at: http://www.albasoggettopoliticonuovo.it/2014/02/alba-sostiene-lista-autonoma-di-cittadinanza-europea-per-tsipras/#sthash.OLBEe2j5.dpuf

22 FEBBRAIO 2014: CONVEGNO SU GREEN ECONOMY E LAVORO IN MARTESANA

Continuano le iniziative in tema di lavoro nell'area della Martesana.

Dopo la bella manifestazione del 14 dicembre 2013 a cui abbiamo partecipato anche noi di Alba Martesana, sabato 22 febbraio 2014, a partire dalle 9.30, presso la Casa delle Arti di Via De Gasperi, 5 a Cernusco sul Naviglio, si terrà il convegno "Green Economy e nuove tecnologie per il rilancio dell'economia e del lavoro in Martesana".

Fra i relatori, ROBERTO ROMANO, Ricercatore economico - CGIL Lombardia; ANDREA DI STEFANO, Direttore del mensile “Valori”; ROBERTO MASIERO, Presidente della “Fondazione THINK!”; ANDREA VECCI, Associazione Economia & Sostenibilità.

Di seguito la locandina dell'evento.


giovedì 5 dicembre 2013

LA MARTESANA SI MOBILITA PER IL LAVORO

La crisi economica non accenna a finire e d'altronde è normale che sia così, dal momento che, in Italia, nessuno ha fatto  nulla per porre in atto politiche serie che possano consentire di risolvere la situazione.

La nostra classe dirigente parla a vuoto di cose che nulla hanno a che fare con l'economia reale (spread, finanza, borsa etc.) e continua a proporre una ricetta fatta di privatizzazioni scellerate e grandi opere inutili e dannose che creerebbero nuovi costi a carico dei cittadini, danni all'ambiente ed alla salute ma non riuscirebbero ad incidere per nulla in termini di miglioramento dell'economia nazionale.

Lo stesso principio utilizzato dai politici e dai gruppi di potere economico come ispiratore di ogni loro azione, secondo cui per riprendersi il Paese deve ricominciare a crescere rappresenta una colossale bugia. E' infatti impossibile che un mondo dove le materie prime sono in quantità finita (molte delle quali per giunta in via di esaurimento) possa realizzare una crescita all'infinito. 

Da queste considerazioni consegue che gli italiani non possono aspettarsi che le soluzioni all'attuale crisi possano arrivare dall'attuale classe dirigente che si è già ampiamente dimostrata incapace ed anche disinteressata a trovarle.

Se si vuole un cambiamento i cittadini devono muoversi da soli, dal basso.

Qualcosa sta accadendo in vari territori; ad esempio in Martesana  numerose rappresentanze sindacali e alcuni Sindaci di Comuni della zona hanno lanciato un Appello per una mobilitazione per la difesa ed il rilancio del lavoro.

Al link cui potete accedere cliccando qui potete leggere il resoconto della conferenza stampa di ieri, 4 dicembre, in cui è stata presentata l'iniziativa e la manifestazione del 14 dicembre prossimo, con un corteo che partirà da Cassina de' Pecchi e arriverà a Cernusco sul Naviglio.


Qui di seguito trascriviamo il testo dell'Appello. Alba Martesana vi ha già aderito e vi invita a fare altrettanto, ed a partecipare alla manifestazione. Sarà un segnale importante per far comprendere alla politica ed al mondo dell'impresa che i cittadini non sono più disposti a restare a guardare, e pretendono subito risposte, strategie e fatti concreti.

Per avere informazioni ed aderire è possibile visitare la pagina Facebook Martesana per il Lavoro, oppure utilizzare l'indirizzo e-mail  lavoromartesana@gmail.com o chiamare il numero 329.4749207.

LA MARTESANA PER IL LAVORO
“L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro“
Il nostro territorio, come il resto dell’Italia, attraversa un momento di crisi economica sempre più acuta. La crisi non riguarda solo la chiusura di aziende, ma una più generale assenza di prospettive. Non si capisce come i posti di lavoro che vengono persi possano essere ricreati. Si diffonde una precarietà generalizzata che minaccia anche i cosiddetti “garantiti”. Crescono le difficoltà a far fronte ai bisogni e alle esigenze quotidiane. Aumentano drammi come la difficoltà di mantenere un’abitazione quando si è perso il lavoro. Le amministrazioni comunali devono far fronte a situazioni che, spesso, non hanno in realtà i mezzi per affrontare.
In Martesana diverse aziende sono state chiuse, altre, troppe, sono a rischio. Ci sono anche, però, le resistenze di lavoratori che hanno avuto la forza e la costanza di opporsi con lotte, presidi, occupazioni. È diventata simbolica, fino ad assumere un valore generale, la lotta dei lavoratori Jabil, ancora in corso, che va sostenuta perché parla a tutti, perché un suo successo sarebbe significativo per tutti.
Pensiamo che sia arrivato il momento in cui è fondamentale che il nostro territorio – i suoi amministratori, le sue forze associative, politiche e culturali – faccia sentire a questi lavoratori e a queste lotte, non soltanto la propria solidarietà, ma anche un sostegno visibile, con iniziative tese ad aprire un discorso pubblico sul futuro economico e sociale della Martesana.
Finora ogni situazione e ogni Comune hanno cercato di rispondere singolarmente alle emergenze provocate dalla crisi. Raramente si è riusciti a unire le forze e fare in modo che si aprisse un ragionamento complessivo, di lungo periodo, riguardante tutta la zona.
È questo che, secondo noi, è giunto il momento di fare. Perché nessuno deve vivere in solitudine le conseguenze della crisi, e perché tutti gli attori sociali e istituzionali partecipino a immaginare soluzioni che riguardano la vita di tutti.
Per queste ragioni invitiamo tutti al CORTEO di SABATO 14 DICEMBRE, con a tema la difesa e il rilancio dell’occupazione e delle produzioni, specie quelle di qualità, nel nostro territorio.
Info e adesioni: lavoromartesana@gmail.com – tel. 329.4749207
SABATO 14 DICEMBRE 2013
CORTEO DA CASSINA A CERNUSCO
Ore 10 – Partenza da Cassina de’ Pecchi – Piazza Decorati al Valor Civile – Stazione MM2
Ore 11.30 – Arrivo a Cernusco sul Naviglio – Piazza Unità d’Italia
Promuovono:
Rsu Jabil
Rsu NSN (Nokia Solutions Network)
Rsu Nacco
Rsu Ingersoll Rand
Rsu Greif
Rsu OBL
Rsu Aastra
Delegati Vodafone
Delegati Sirai
Delgati Aturia
Antonio Brescianini (Sindaco di Vimodrone)
Eugenio Comincini (Sindaco di Cernusco s/N)
Antonello Concas (Sindaco di Pioltello)
Roberto Maviglia (Sindaco di Cassano d’Adda)
Curzio Rusnati (Sindaco di Bussero)
Mario Soldano (Sindaco di Cologno M.)
Angelo Stucchi (Sindaco di Gorgonzola)

martedì 1 ottobre 2013

10 E 12 OTTOBRE 2013: DUE APPUNTAMENTI CONTRO LE TRIVELLE

Continua la battaglia contro le TRIVELLE IN MARTESANA (clicca qui per leggere il precedente articolo in cui ne abbiamo parlato)..

Nei prossimi giorni si svolgeranno due importanti appuntamenti per informare i cittadini su questo argomento e per far sentire la contrarietà degli abitanti del nostro territorio a questi interventi scellerati.

GIOVEDì 10 OTTOBRE ORE 21, PRESSO LA SALA CONSIGLIARE DEL COMUNE DI CASSINA DE'PECCHI SI SVOLGERA' L'ASSEMBLEA PUBBLICA (clicca qui per visionare la pagina su Facebook).


CONTRO LA DEVASTAZIONE DEL TERRITORIO....
NO ALLE TRIVELLE

NE PARLIAMO CON:

PIETRO DOMMARCO (giornalista di Altreconomia, autore del libro Trivelle d'Italia)

LUCA TOSCANO (consulente indipendente su tematiche ambientali maturate durante esperienze lavorative in campo petrolifero)

ANDREA DI STEFANO (economista, giornalista rivista Valori)

Saranno presenti i sindaci e consiglieri dei comuni coinvolti invitati a prendere posizione sulla questione.






SABATO 12 OTTOBRE invece, durante la giornata nazionale in difesa dei territori, scenderemo in piazza a Cassina de'Pecchi, uno dei comuni coinvolti da questa nuova grande devastazione che colpirà la Martesana.

RITROVO SABATO 12 OTTOBRE ALLE ORE 15.00 

ALLA METROPOLITANA DI CASSINA DE'PECCHI PER 

UNA PASSEGGIATA IN CAMPAGNA CONTRO LE 

TRIVELLE!

Invitiamo tutti a venire a piedi, in bicicletta, a cavallo e con tutti i mezzi ecosostenibili possibili e immaginabili.


Si tratta di un modo divertente per stare insieme, conoscere il territorio e impegnarsi per difenderlo da chi vuole rovinarlo.

(Clicca qui per visionare la pagina su Facebook).







mercoledì 18 settembre 2013

26 SETTEMBRE 2013, BELLUSCO: INCONTRO PUBBLICO SUL CONSUMO DI TERRITORIO

Negli scorsi mesi ci siamo occupati della questione del centro sportivo che l'Amministrazione Comunale di Bellusco vorrebbe costruire su un'area verde, e che ha sollevato le proteste del locale Comitato per l'Ambiente ed il Territorio (leggi l'articolo cliccando qui).

Nel periodo trascorso da allora, il dibattito è andato avanti e nelle prossime settimane ci sarà un'importante occasione di confronto su questo argomento.

Infatti, per la data del 26 settembre 2013, alle ore 21.00, presso la  corte dei frati, a Bellusco è indetta un'assemblea pubblica per parlarne. L'evento è organizzato dal Comitato, in collaborazione col Forum italiano dei movimenti per la Terra e il paesaggio e con la partecipazione dell'Amministrazione Comunale di Bellusco, di Luca Martinelli, giornalista di Altreconomia, e di Fabio Corgiolu in rappresentanza del Forum.


Tutti i cittadini sono invitati a partecipare.



In preparazione della serata, trascriviamo qui di seguito il carteggio intercorso fra l'Amministrazione Comunale di Bellusco ed il Comitato, in modo da fare il punto della situazione.





CRONISTORIA



Il 16 maggio 2013, il Comitato ha spedito a vari cittadini di Bellusco la propria petizione "CENTRO SPORTIVO", il cui testo è il seguente:


SALVIAMO IL PAESAGGIO!
ATTENZIONE: RISCHIAMO DI PERDERE UN’ALTRA FETTA DI TERRITORIO AGRICOLO E NATURALE

Ci risiamo: l’Amministrazione comunale ha bandito un concorso d’idee, per destinare una vasta area a est del paese a sport e tempo libero, con strutture sportive/di servizio e di ristoro/soci per il tennis (6ooo mq), con la possibilità di “futuri sviluppi di pianificazione urbanistica con finalità pubbliche” e di “un’attività economica che possa garantire la copertura dei costi di manutenzione/gestione dell’area”.
L’Amministrazione non vuole prendere in considerazione il fatto che il consumo forsennato di suolo sta mandando allo sfascio il settore agricolo e che nelle aree già pubbliche sarebbe necessario il verde naturale, un bosco in città che tuteli i due importanti corridoi ecologici a ovest della stazione di trasferimento e l’area di rispetto del pozzo di via Dolomiti, come prevede la normativa. Il nostro strumento urbanistico proclama la tutela della biodiversità, ma il verde previsto nel bando di concorso è attrezzato, con un prato fruibile in caso di spettacoli/eventi sovracomunali (che richiedono strutture), con servizi e parcheggi.

Inoltre, nel testo della convenzione tra l’amministrazione Comunale e la società gestore dei campi di calcio, viene scritto che la gestione prevede: “concimazione periodica; trattamento antigerminante e diserbante selettivo”; non propriamente corretto in un’area già in elenco dei comuni ricadenti in aree designate come vulnerabili da nitrati di origine agricola e da nitrati di origine prevalentemente civile.
Data la scarsa e calante richiesta di mercato, non si capisce perché l’Amministrazione continui a offrire aree di edificazione sovrabbondanti, come dimostra l’eccesso di unità abitative, commerciali e industriali vuote e invendute. Oggi nell’edilizia vengono investiti soprattutto soldi sporchi da riciclare.
Oltre un anno fa, il Forum Nazionale dei Movimenti per la Terra e per il Paesaggio ha chiesto a tutti i Comuni italiani di censire i vuoti, la cui conoscenza è assolutamente necessaria per una corretta pianificazione urbanistica, ma la nostra Amministrazione non ha risposto, come non aveva risposto alle nostre identiche richieste presentate nel 2009.
CHIEDIAMO
di colpire fiscalmente le unità vuote, per indurre i proprietari a mettere in vendita o in affitto le unità immobiliari, evitando di rovinare altri suoli agricoli;
di ripristinare l’uso agricolo per le aree di edificazione che non sono state richieste, come ha fatto il Comune di Cesena;

di non realizzare il centro sportivo di via Adamello, ma di realizzare qualche campo da tennis sul campo di calcio di via Pascoli, ottimizzando l’esistente;
di coinvolgere l’opinione pubblica sulla proposta di crescita zero (consentendo però piccoli adeguamenti);

di inserire l’area di Camuzzago e quella cimiteriale nel Parco del Rio Vallone. Se il verde dell’area cimiteriale è definito strategico dal Piano di Governo del Territorio (PGT), perché non è tale anche quello dell’area di Camuzzago, indispensabile per il corridoio ecologico est-ovest?

di tutelare in modo certo l’area di salvaguardia del pozzo di via Dolomiti.

Il 17 maggio la risposta dell'assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Bellusco, arch. Stucchi:

Leggo con un certo stupore, determinato dai toni e dal contenuto, della petizione di cui mi avete mandato una copia.

Ogni soggetto politico imposta la propria azione come ritiene più opportuno, ma penso che l’Amministrazione comunale di cui faccio parte non si sia mai sottratta a richieste di confronto anche pubblico.

Essendo stato messo in copia a questa comunicazione ed essendo l’assessore ai lavori pubblici di quest’Amministrazione mi sembra doveroso esprimere le mie considerazioni.
Innanzitutto il tono.

“Ci risiamo: l’Amministrazione comunale ha bandito un concorso d’idee … “ poiché è il primo concorso d’idee su quest’area, mi sembra che la prima obiezione sia contro lo strumento del concorso d’idee in sè. Sono invece convinto che questo sia uno strumento utile e positivo. E’ stato utilizzato per il progetto della piazza, e recentemente per il progetto di massima dell’area “campus” e ora per l’area a verde ricreativo e sportivo a est del paese. Lo strumento permette ai progettisti di esprimersi più liberamente e con maggiore creatività senza il pesante vincolo di un preciso operatore di mercato, permette alla pubblica amministrazione di inquadrare i singoli interventi in un progetto territoriale più ampio, permette alla pubblica amministrazione di avere maggiori strumenti di valutazione per la propria programmazione e anche nelle trattative di compensazione con gli operatori privati. La formula scelta che non prevede l’assegnazione dell’incarico al vincitore permette all’Amministrazione di fare una successiva sintesi delle varie proposte.

“L’Amministrazione non vuole prendere in considerazione il fatto che il consumo forsennato di suolo sta mandando allo sfascio il settore agricolo”, non capisco da cosa si deduce che “non si voglia prendere in considerazione”. La partecipazione di quest’Amministrazione e di quelle precedenti, negli ambiti in cui si è affrontato questo tema è sempre stata attiva e propositiva orientata alla concreta fattibilità delle proposte: dalla creazione del PLIS del Rio Vallone all’attuale discussione sul PTCP. Sul merito della situazione dell’agricoltura nella nostra zona ho una mia opinione che esprimo più avanti.
“… non si capisce perché l’Amministrazione continui a offrire aree di edificazioni sovrabbondanti, …” Anche in questo caso non capisco quel “continui a offrire” a quali atti di quest’ Amministrazione si fa riferimento? Nel PGT vigente c’è in pratica una sola area di espansione residenziale che è quella attigua a quella oggetto del concorso.

Nel merito
Il concorso d’idee sollecita il senso civico dei progettisti a confrontarsi con il tema della progettazione paesaggistica di un parco pubblico destinato ai cittadini per il tempo libero organizzato e non organizzato, esteso a tutta l’area libera a est del paese fino ai propri confini. L’area è di 379.500 mq di cui circa 24.000 già utilizzati per parcheggi e campi sportivi, l’ipotesi è che si possano aggiungere a questi altri 6.000 mq per attività sportive e urbanizzazioni varie, portando l’area non naturalistica a circa 30.000 mq pari a circa l’8% di tutta l‘area, il restante 92% dell’area sarà area naturalistica da utilizzare per il tempo libero. All’interno di quest’area si pensa possa trovare spazio magari un anfiteatro naturale per un concerto all’aperto o per un’associazione che voglia organizzare una festa temporanea, nella tipica tradizione dei parchi extraurbani. Il fatto di prevedere questa possibilità nella progettazione del parco dovrebbe evitare quei conflitti tipici tra parco e attività ricreativa che caratterizza soprattutto i parchi storici.

Dopo la valutazione dell’apposita commissione che ha il solo scopo di assegnare i riconoscimenti ai partecipanti, tutti i cittadini potranno vedere discutere e valutare se i 38 progetti che ci sono arrivati soddisfano questi criteri e tutti gli altri previsti nell’art. 3 del bando che riproduco qui di seguito.

Art. 3 Tema del concorso
Il presente concorso prevede di individuare le soluzioni morfologiche urbane ottimali per:
• realizzare un’area destinata allo sport e al tempo libero (priorità 1);
• costituire una riserva di aree verdi di proprietà pubblica a completamento e ridefinizione del margine del tessuto urbano, finalizzata alla realizzazione di servizi, pur con l’obiettivo di preservarne la naturalità (vedi DdP 22.0 – direttiva 10);
• contribuire ulteriormente a garantire il mantenimento del corridoio primario della rete ecologica, indicato nel PTCP della Provincia di Milano (Rif. PGT di Bellusco, DdP 3.0 “Inquadramento Urbanistico Territoriale PTCP”, Estratto tavola 7 “Ambiti destinati all’attività agricola”) (priorità 2), e PTCP della Provincia Monza e della Brianza adottato, Tav.6a “Progetto di tutela e
valorizzazione del paesaggio”;
• creare una permeabilità e una connessione tra l’area di nuova acquisizione (AC14) e le attuali proprietà del Demanio Comunale, che permetta l’integrale saldatura delle stesse per eventuali futuri sviluppi di pianificazione urbanistica con finalità pubbliche (priorità 1);
• realizzare un ingresso a valenza simbolica che rappresenti “la porta” dell’intero ambito e l’accesso alla rete di sentieri del parco Rio Vallone (priorità 1);
• creare parcheggi atti ad accogliere la diversa utenza e che possano garantire l’accessibilità anche nel rispetto della normativa di riferimento delle attività sportive insediate e/o insediabili (priorità 1);
• insediare strutture per lo sport integrate con quelle esistenti e nel rispetto delle aree abitate limitrofe (priorità 1);
• prevedere strutture sportive e/o di servizio caratterizzate da scelte architettoniche atte a determinare un equilibrato rapporto con le aree non edificate e/o a verde (priorità 1);
• progettare ogni elemento (edificio o area o struttura) nel rispetto della sostenibilità ambientale (riduzione dei consumi energetici, produzione energetica da fonti rinnovabili, riutilizzo e riciclo, materiali eco-compatibili, ciclo dell’acqua) (priorità 1);
• ideare ampi spazi a verde (prato) utilizzabili per attività libere e, alternativamente, finalizzati ad accogliere eventi anche di valenza sovra comunale (priorità 2);
• realizzare un centro per il gioco del tennis su un area di circa 6.000 mq, con strutture mobili di copertura dei campi, un’area ristoro in uso esclusivo per i soci e non aperto al pubblico, parcheggi di corrispondenza. Il centro dovrà sorgere a ovest dell’area, vicino alle strutture sportive destinate al gioco del calcio già presenti, e il disegno dello stesso dovrà garantire un ridotto impatto paesistico e un “dialogo” visivo armonico con l’area non occupata da strutture (priorità 1);
• disegnare un percorso vita attrezzato aperto al pubblico (priorità 2);
• prevedere la possibilità di insediare un’attività economica che possa garantire la copertura dei costi di manutenzione/gestione dell’area (priorità 2);
• progettare recinzioni esclusivamente a protezione delle aree sportive e/o degli edifici (priorità1);
La questione agricoltura è complessa; da almeno un paio di secoli in tutta “l’alta pianura asciutta” sta vivendo profonde trasformazioni che ne evidenziano la crisi di ruolo. Anche l’ultima trasformazione che ci ha regalato una bellissima fioritura di un giallo intenso nel mese d’aprile, dei campi di colza è il tentativo di trovare nell’assistenzialismo delle politiche europee un ruolo economico di questo settore nella nostra zona. L’agricoltura nella nostra zona ha perso da tempo il connotato di un’attività ecologica. Certo si può fare un’agricoltura diversa, senza prescindere però dalle condizioni naturali del suolo. L’area che con questo intervento si va a sottrarre all’agricoltura è la meno adatta per le attività colturali. Prima che la contingenza internazionale dalla metà del XVIII secolo imponesse l’agricoltura cerealicola intensiva nella nostra zona, questa era un’area di brughiera e boschi, a quella versione aggiornata si potrebbe andare.

Per quanto riguarda il dato sulle case sfitte, gli uffici comunali non hanno la possibilità di incrociare le diverse banche dati dei vari enti che soli potrebbero dare risultati significativi, la percezione è che non sia un dato estremamente significativo per il Comune di Bellusco e non si sono investite energie su questa ricerca, se altri soggetti hanno la possibilità di fare questa ricerca con risultati diversi l’Amministrazione è pronta a riconsiderare la questione.

In merito alle richieste:

Per quanto riguarda la politica fiscale sulla casa siamo tutti in attesa di capire quali saranno gli spazi di decisione per gli enti locali. Con riferimento all’IMU però siamo intervenuti al contrario, allegerendo e non aggravando la posizione di alcune case sfitte di proprietari che per esempio risultavano aver trasferito il domicilio nella casa di cura dove erano ricoverati. Bellusco non è caratterizzata dalla presenza significativa di grandi patrimoni immobiliari.

Il ripristino delle aree non utilizzate se risolto dalle controversie giudiziare, ma anche amministrative (bisogna restituire l’IMU pagata?) saranno oggetto della revisione del PGT, a sua volta prevista nel 2015.

L’ottimizzazione delle aree di via Pascoli passa per un decongestionamento delle attività previste in quell’area e, ancora una volta, a un utilizzo libero e pedonalizzato delle aree che si potranno liberare. Anzi, col senno di poi, mi sento di ammettere che non siamo stati sufficientemente coraggiosi in quest’opera di decongestionamento.

Sulla crescita zero, disponibile a parlarne e valutare cosa è concretamente fattibile.
La tutela del verde non passa solo dai PLIS (anzi piuttosto deboli). Penso che il perimetro del parco debba mantenere una certa continuità senza soluzione di continuità.

Mi scuso per la lunghezza delle mie osservazioni ma, cercando di essere chiaro, non sono riuscito a sintetizzare oltre.

Non mi ci metto oltre ad elencare tute le azioni concrete che questa Amministrazione, anche in continuità con quelle precedenti, ha messo in atto in campo ambientale e di tutela del territorio, trovando sempre la disponibilità dei cittadini e delle associazioni.

Nella consapevolezza che questa Aministrazione non si è mai sottratta a momenti di confronto e nella convinzione che il confronto è efficace nel momento in cui lo si cerca, ribadisco la disponibilità ad un confronto nel merito sui temi in oggetto.

Successivamente, il Comitato ha inviato all'Assessore la risposta che è riportata qui sotto:

Caro Francesco,

innanzitutto ti ringraziamo per la risposta, che è l’unico segnale pervenutoci dall’Amministrazione dal febbraio 2009, quando presentammo le osservazioni al Piano di Governo del Territorio (PGT). Anche la nostra petizione dello scorso anno, corredata di solo 44 firme e analoga a questa, non ha prodotto nessun risultato. Per quanto riguarda il tono, quando presentammo la proposta di crescita zero, in una delle assemblee preparatorie al PGT, l’attuale sindaco la definì stalinista, mentre Massimiani ci accusò di voler impedire che le coppie facessero figli. Tieni presente che noi abbiamo partecipato solo in nome di un interesse collettivo, magari interpretato male, mentre i pochi altri presenti seguivano esclusivamente il loro interesse personale. Le osservazioni al PGT non ricevettero nessun commento dell’Amministrazione. 

In Consiglio comunale l’architetto Pozzi le liquidò dicendo che non avevano la formulazione specifica delle osservazioni e che erano di taglio troppo generale. Da un tecnico potremmo anche accettare questa risposta, anche se facciamo notare che avevamo speso circa 7 mattinate di analisi delle tavole e che avevamo trovato dei copia incolla con cui l’architetto aveva malamente trasportato in quel di Bellusco un PGT che aveva evidentemente fatto per qualche comune montano. Avevamo anche individuato numerosissimi errori nelle tavole e delle contraddizioni clamorose fra il vecchio piano regolatore e il PGT, sia nella dimensione del territorio comunale, sia soprattutto nel consumo di suolo, che era passato dal 36,67% al 29%, ma l’architetto si guardò bene dal ringraziarci per il lavoro svolto e presumiamo che gli errori (errori?) siano ancora lì, con buona pace del principio d’identità del povero Aristotele. La maggioranza però, avrebbe dovuto almeno concederci un incontro e spiegarci perché, politicamente, riteneva impraticabili le nostre proposte (per la crescita zero avevamo anche fornito documentazione del Comune di Cassinetta di Lugagnano, che le aveva messe in pratica). Visto che stiamo recriminando sul passato, completiamo il quadro: nei due piani regolatori del 1990 e 1994 le previsioni demografiche erano clamorosamente sovradimensionate, ma nonostante le nostre proteste, restarono tali e quali, ovviamente perché servivano a dotare il paese degli edifici “necessari”. A posteriori, vedendo anche il numero delle unità abitative e dei capannoni vuoti, i protagonisti delle giunte di allora, in certi casi ancora sulla breccia, potrebbero, con un po’ di onestà intellettuale, ammettere che i vari Bordogna, Spiga, Dall’Osso e Dall’Asta avevano avuto ragioni da vendere. Dai 5950 abitanti del 1990 siamo passati a poco più di 7000 in 23 anni, mentre nel 1990 il PRG ipotizzava già 8000 o 9000 abitanti nel successivo decennio.

Dato il titolo della petizione, il nostro “Ci risiamo” è rivolto all’ennesimo consumo di territorio agricolo. Si è già dimenticato il centro sportivo di Camuzzago? Secondo i calcoli di Legambiente (associazione dialogante e moderata, non certo barricadera) nell’ultimo decennio sono stati cancellati 75 ettari di terreno agricolo, mentre con l’ampliamento del centro sportivo ne perderemo altri 30. Saranno pure adatti alla brughiera, come dice la tua istruttiva analisi, ma attualmente sono coltivati e comunque a noi la brughiera e i boschi piacciono tantissimo: fanno molto old England e potrebbero attirare turisti a Bellusco!

Quanto al concorso d’idee, hai dimenticato che il primo a proporlo a Bellusco fu Gennaro Bordogna e che noi non l’abbiamo mai contestato. Semplicemente va utilizzato per recuperare gli edifici vuoti, come l’area Bloch.

Nel PGT vigente le aree di trasformazione sono 14.

Evidentemente non cogli la differenza tra area naturalistica e verde pubblico attrezzato e questo spiega anche perché nella tua risposta non parli dei corridoi ecologici primari. La fauna selvatica è disturbata dalla presenza dell’uomo, da eventuali concerti rumorosi, dall’arrivo delle auto in occasione delle gare sportive e via dicendo. Un corridoio in mezzo alla brughiera va benissimo, un po’ peggio fra campi di pannocchie e decisamente male in una situazione come quella prevista dal bando di concorso.

Sulle case sfitte si gioca la partita più importante: i vecchi piani regolatori avevano il numero dei vani vuoti. Se ci riuscivano allora, perché il PGT non ci riesce più? E perché il Forum Italiano dei Movimenti per la Terra e il Paesaggio ha lanciato la campagna nazionale “Salviamo il paesaggio” proprio per chiedere alle Amministrazioni di censire tutte le unità immobiliari vuote ai fini di una corretta programmazione urbanistica e per evitare il consumo di suoli vergini? Gli architetti e gli esperti del Forum sono così sprovveduti? Fra l’altro alcuni Comuni hanno risposto e compilato la modulistica. Se ci sono riusciti loro, perché non ci riesce anche Bellusco? Abbiamo comunque scritto al Forum (di cui il CTDA fa parte) per avere una risposta tecnica esauriente e appena arriverà te la gireremo con piacere.

Sulla politica fiscale non siamo certo noi che vogliamo punire gli anziani in casa di riposo o cura. Abbiamo semplicemente cercato di individuare una leva fiscale che possa indurre i proprietari di immobili vuoti a venderli o affittarli. La crescita zero ovviamente fa lievitare i prezzi del già costruito, dando un premio ai proprietari, non di rado immobilisti percettori di rendita che non lo meritano. La leva fiscale crea un equilibrio più giusto e corretto. Nell’”Agenda 2013” messa a punto da 7 associazioni ambientaliste, (tra cui WWF, Greenpeace, Legambiente, FAI e CAI) a pag. 8 si trova qualcosa di simile: “…intervenire fiscalmente per disincentivare il consumo di suolo e, al contrario, rendere fiscalmente vantaggiose le pratiche del riuso di suolo e della riqualificazione edilizia e urbana.” Seguono le proposte di contenere per via normativa il consumo di suolo e di penalizzare fiscalmente, in modo particolare, le aree esterne al già insediato.

L’immobiliare “Borgo” (non conosciamo il nome esatto) non è un’immobiliare abbastanza grande, in rapporto a Bellusco?

L’esempio di Cesena, risolto positivamente anche dal punto di vista normativo e amministrativo, può fare da battistrada: forse è sufficiente inviare una mail al sito del Comune per avere risposte sulla procedura da seguire.

Di decongestionare le aree di via Pascoli occupando altre fette di territorio son capaci tutti: il bravo amministratore è quello che sa risparmiare risorse, sia quelle economiche che i beni comuni, come il suolo.

Dopo le belle informazioni sull’agricoltura, la tua apertura al dibattito sulla crescita zero dimostra che da Francesco qualcosa di buono può sempre arrivare. Proponiamo senz’altro un’assemblea pubblica sul tema, che sta cominciando finalmente a suscitare interesse in alcune associazioni.

E’ vero che la tutela offerta dai parchi sovraccomunali è debole, ma è sempre meglio che niente, in quest’Italia che aggredisce anche i grandi parchi nazionali. La continuità territoriale del Parco è sicuramente un fattore di miglior gestione, ma allora perché non viene inserita l’area di Camuzzago, che garantisce la continuità e tutela due corridoi ecologici, fra cui quello importantissimo est-ovest? Prima del piano di recupero l’amministrazione diceva che non si poteva procedere senza conoscere l’assetto futuro dell’area, ma dopo che il piano è stato realizzato, quali sono i motivi che impediscono l’inserimento? L’abbiamo chiesto anche nelle osservazioni, ma non è arrivato uno straccio di risposta. E’ una richiesta troppo scomoda?

Nel campo ambientale, qualcosa di buono è stato fatto (ad esempio geotermico e solare), ma quanto a tutela del territorio i numeri parlano chiaro, anche se, nell’ambito della Brianza, l’Amministrazione di Bellusco non è stata fra le peggiori: non ha però voluto mai ammettere che la situazione è drammatica e che occorre una salvaguardia del territorio grintosa e addirittura arcigna, visto che la speculazione edilizia, spesso veicolata da capitali malavitosi, avanza alla velocità di 75 ettari al giorno (dato nazionale).

La nostra controdeduzione ha seguito passo passo la tua risposta, ma ci accorgiamo che hai dimenticato la questione dell’acqua potabile, bene comune per eccellenza, alla cui tutela hanno collaborato molti della mailing list interlocutrice, ai quali dovresti inviare una risposta in tempi brevi.


Questa raccolta firme, anche se forse fastidiosa per l’Amministrazione, è un’opportunità di crescita e partecipazione: conoscendoti, siamo certi che non vorrai sprecarla.

Per informazioni su Salviamo il Paesaggio: http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/