venerdì 5 luglio 2013

LETTA E BARROSO INAUGURANO LA SEDE DI EXPO 2015: UNA PAGLIACCIATA PER NASCONDERE I PROBLEMI REALI

Ci stiamo avvicinando sempre di più all’anno dell’Expo di Milano e l’inizio della costruzione delle opere più distruttive per il nostro territorio si avvicina sempre di più. Ci hanno venduto l’Expo 2015 come una grande opportunità per tutta l’Italia, che avrebbe portato investimenti e lavoro, che avrebbe migliorato le infrastrutture e facilitato il lavoro delle imprese sul nostro territorio.


LA REALTÀ CHE CI TROVIAMO DI FRONTE PERÒ È MOLTO DIVERSA!



Gli unici che guadagneranno dall’Expo saranno i palazzinari e i grandi costruttori mentre i cittadini e i lavoratori non ne trarranno nessun vantaggio, anzi!


Tre nuove autostrade verranno costruite nel territorio già estremamente urbanizzato della Lombardia, devastandolo ancora di più: la Tem, la Pedemontana e la BreBeMi.



Queste sono tutte autostrade che le autorità politiche dichiarano saranno costruite con soldi privati tramite il project financing, ma gli unici fondi sono quelli che il governo Letta ha stanziato nel decreto del fare. E mentre nuove autostrade vengono costruite con i nostri soldi, quelle vecchie stanno per essere svendute: è quello che succederà tra tre giorni alla Milano-Serravalle, che verrà privatizzata il 10 luglio.



Nel frattempo nel nostro territorio innumerevoli aziende stanno chiudendo o licenziando: dalle piccole alle medie fino alle multinazionali come l’Ibm, la Candy, la Nokia ecc. Nel nostro Paese non ci sono soldi per salvaguardare i posti di lavoro in settori chiave come quelli delle telecomunicazioni e del hi-tech, ma i nostri politici possono permettersi di regalare miliardi ai grandi appaltatori di queste opere inutili e dannose. Non dobbiamo più farci ingannare da questa casta politica legata a doppio filo agli speculatori. 
Solo con la lotta possiamo difendere il nostro territorio, il nostro lavoro, la nostra vita!


Il loro piano è chiaro: d’accordo con il grande capitale europeo vogliono trasformare il nord Italia in un immenso polo logistico. Tutte le aziende chiuderanno progressivamente e si moltiplicheranno supermercati, centri commerciali e cooperative della logistica, queste impareggiabili «fabbriche» di sfruttamento che ad oggi impiegano principalmente lavoratori immigrati, ma che domani potrebbero essere lo standard per tutti i lavoratori.


Per poter resistere a tutta questa devastazione, l’unica soluzione è unire tutte le nostre lotte, lottare fabbrica per fabbrica, vertenza per vertenza, cantiere per cantiere, organizzandoci per portare la nostra concreta solidarietà di attivisti su tutti i luoghi di lotta. Solo uniti possiamo vincere! 

Non lasciamogli regalare miliardi agli speculatori privati! 
Non lasciamogli devastare il territorio con opere inutili per salvaguardare i profitti di pochi! 
Non lasciamoci trasformare in un polo logistico preda dello sfruttamento delle cooperative!
Lottiamo contro chi svende e privatizza i patrimoni pubblici!
Lottiamo contro chi vuole chiudere le nostre fabbriche!
Espropriamo le imprese che licenziano e che de localizzano!
No all’Expo 2015! No allo sfruttamento! No al capitalismo!

Firmatari.
No Austerity coordinamento delle lotte 
Coordinamento Lavoratori e Cittadini della Sanità di Milano
Comitato No Debito Milano
No Tem
Rete di Sostegno Attiva Jabil

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